Cosa è l’Amnesia Senso-Motoria?

L’amnesia senso-motoria (Sensory Motor Amnesia) è la difficoltà del cervello nel riuscire a percepire (o meglio, a raggiungere con la percezione) un determinato distretto corporeo.

Di solito succede quando abbiamo tenuto immobilizzata per tanto tempo una certa zona, a causa di un infortunio o di uno stato di tensione continuo e prolungato. Come conseguenza di questa condizione, il cervello col tempo non sarà piú in grado di percepire neanche questo stato di contrazione muscolare.

Avete presente quando in palestra vi chiedono di fare un movimento e non riuscite nemmeno a capire come muovere quella determinata parte del corpo per eseguirlo? Quasi come se quella parte del corpo non rispondesse completamente alla vostra volontà? Oppure riuscite a fare il movimento, ma senza specchio o senza una guida esterna non riuscite a rendervi conto se lo state eseguendo nel modo corretto?

Perché succede?

Il nostro cervello è fatto per rispondere agli stimoli provenienti dall’esterno (o dall’interno), ma questo è possibile soltanto nella misura in cui questi stimoli vengono percepiti.

Poiché il corpo umano cerca sempre di funzionare in un’ottica di efficienza, utilizzando il principio del massimo risultato con il minimo sforzo, se dovesse ogni volta prestare la massima attenzione a tutti gli stimoli questo comporterebbe un notevole dispendio di energia.

La soluzione che adotta quindi il nostro cervello è quella di prestare maggiore attenzione solo agli stimoli di maggiore intensità o completamente nuovi.

La massima attenzione allo stimolo ovviamente avviene quando lo stimolo è qualcosa di totalmente nuovo rispetto a ció che già conosciamo.

Ma come fa il cervello ad accorgersi che si tratta di uno stimolo nuovo? Lo confronta con quello a cui è abituato, e che potremmo considerare uno stato “neutro”: ogni volta che ci sarà una variazione rispetto a questo stato “neutro” il cervello darà una risposta.

Si capisce quindi che, nel caso di una contrazione muscolare cronica, questo stato perennemente contratto finisce nel tempo per diventare, all’attenzione del cervello, il nuovo stato “neutro”, per cui il cervello diventerà “cieco” a questo stato di tensione e non lo percepirà piú come tale.

È come se il cervello avesse dimenticato (da qui il termine “amnesia”) lo stato neutro di partenza.

Il muscolo, di conseguenza non potrà piú rilassarsi, perché per il cervello il muscolo non è veramente contratto.

Conseguenze

L’amnesia senso-motoria non modifica, quindi, solo il modo in cui una persona si muove, ma ha un impatto anche sul modo in cui questa persona si percepisce dall’interno.

Nel caso di problematiche legate alla postura, oppure dolori muscolari dovuti a stati tensivi cronici, non basterà quindi intervenire dall’esterno con manipolazioni ed esercizi mirati, perchè finché quella zona resterà isolata dalla percezione sarà sempre tagliata fuori.

L’Amnesia Sensomotoria ha un impatto anche nella performance sportiva: se non ho la percezione completa di un distretto muscolare vuol dire che non posso controllarlo al meglio, e se non posso controllarlo al meglio vuol dire che non posso ottimizzare il gesto atletico.
Si capisce, quindi, l’importanza di tener conto di questi aspetti anche in fase di recupero da infortunio, per evitare che i meccanismi di compensazione del dolore diano luogo a zone di blackout percettivo.

Cosa fare?

Per fortuna l’Amnesia Sensomotoria è una condizione reversibile.

Non basta peró lavorare dall’esterno con manipolazioni e fisioterapia, ma serve lavorare anche a livello neuromuscolare e propriocettivo, per riattivare il canale di comunicazione mente-corpo.

Lo Yoga Somatico® e i Movimenti Somatici lavorano proprio a questo livello, permettendo di recuperare gradualmente la percezione delle zone interessate (propriocezione) e osservando – come in una moviola – gli schemi di movimento del proprio corpo. In questo modo è possibile recuperare nel tempo il controllo autonomo della zona contratta.

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