Se ti piace fare sport e tenerti in forma sicuramente avrai sentito che lo yoga è un buon modo per migliorare la flessibilità e/o compensare dopo un’intensa attività fisica, giusto? E poi c’è quell’attenzione al respiro che è cosí importante per chi si allena!
Tutto vero, e se alla pratica di yoga aggiungiamo anche i Movimenti Somatici i benefici si moltiplicano!
Lo Yoga infatti aumenta la flessibilità e la concentrazione, mentre i Movimenti Somatici preparano il corpo prima di un’intensa attività fisica e lo aiutano dopo, per compensare.
Oltre ai muscoli c’è di piú
Allenare il Corpo vuol dire molto di piú che occuparsi dei propri muscoli per avere un selfie decente in palestra!
Conoscere il modo unico in cui il nostro corpo si muove puó fare una differenza enorme nei risultati, perché a quel punto non starai lavorando genericamente su un Corpo ma starai lavorando per il TUO Corpo.
La differenza tra “fare” un movimento e “sentire” un movimento
Pensiamo ad un tipico programma di allenamento basato sulle ripetizioni: un determinato movimento (es. una schiacciata, una bracciata, un salto, un colpo) viene ripetuto tante volte per perfezionarlo, in modo che entri nella banca dati dei movimenti automatici e possa essere eseguito con una tecnica pulita ed in modo piú veloce durante la competizione.
Cosa succederebbe, peró, se questo movimento fosse stato memorizzato dal corpo in un modo non completamente funzionale? Magari quando hai iniziato non lo sentivi ancora tuo, oppure il tuo corpo ha delle caratteristiche anatomiche particolari, oppure i tuoi schemi di movimento erano condizionati in partenza, a causa di tensioni muscolari o infortuni precedenti.
A quel punto il movimento verrà immagazzinato in modo anomalo, senza che nemmeno ne siamo consapevoli. Magari il personal trainer continuerà a dirti di correggere quel determinato aspetto di cui tu non ti accorgi, oppure dovrai eseguire l’esercizio sempre davanti allo specchio per guardarti.
Siamo nati per muoverci, non per allenarci
Tante persone si allenano, ma poi non sono in grado di muovere il proprio corpo in modo naturale e confortevole. Questo perché ci viene insegnato a fare un movimento, non a sentirlo.
Il bisogno di “compensare”, “tirare”, “sforzare”, “spingere oltre” non è naturale per un corpo funzionale e ricettivo agli stimoli. Le recidive negli infortuni raccontano che qualcosa nel nostro allenamento non sta funzionando come dovrebbe.
In palestra possiamo allenare il nostro corpo a “fare” movimenti con una certa tecnica, ma la tecnica è un insieme di istruzioni uguali per tutti, mentre solo tu puoi “sentire” come il TUO Corpo gestisce un certo movimento.
Con l’approccio somatico al movimento puoi esplorare questa unicità, resettare gli schemi immagazzinati in modo scorretto o parziale, evitare asimmetrie, riscoprire i TUOI punti di forza unici e potenziarli.
Come? Lavorando sul gesto tecnico, ma contemporaneamente trasformando il movimento in una forma di apprendimento, coinvolgendo anche il sistema nervoso, facendo dialogare Mente e Corpo in un modo nuovo, stimolante e, perché no, anche giocoso.
Pronto/a a tirar fuori il TUO potenziale?